Cerca
STUDIO
18.08.2025 - 11:49
«Un altro mito da sfatare sull’agricoltura e a supporto, ora, arriva anche l’autorevole parere del Cnr, il Consiglio Nazionale delle Ricerche. È quello sulla disponibilità di acqua nelle falde acquifere che, secondo una diffusa opinione errata, sarebbe minacciato dall’attività di irrigazione da parte dell’agricoltura, soprattutto in aree altamente coltivate come le campagne mantovane. Il Cnr dimostra, invece, proprio l’opposto: l’irrigazione intensiva – che ha comunque un’importanza elevatissima perché è finalizzata alla produzione di cibo per tutti – contribuisce anche alla stabilità delle falde acquifere».
Il commento è del Presidente di Confagricoltura Mantova Alberto Cortesi. Lo studio, invece, è stato operato e diffuso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, insieme agli Istituti Irpi e Isra, all’Università Milano Bicocca e all’Università di Berkeley (California). La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica internazionale Nature Water, ha preso in esame zone della Pianura Padana utilizzate a scopo agricolo, compreso l’intero territorio della provincia di Mantova, analizzando lo stato delle falde sulla base di dati satellitari.
Lo studio “ha inaspettatamente rivelato che aree soggette a irrigazione intensiva mostrano falde acquifere più stabili, anche in presenza di siccità estive ripetute. – si dichiara nel comunicato stampa ufficiale del Cnr - L’irrigazione agricola intensiva può contribuire in modo significativo alla resilienza delle falde acquifere nella Pianura Padana, anche in presenza di siccità estive intensificate dai cambiamenti climatici. Lo studio ha preso in esame dati satellitari acquisiti tra il 2002 e il 2022 nell’ambito della missione GRACE della NASA, oggi terminata, il cui scopo era migliorare la comprensione dei cambiamenti climatici attraverso la misurazione del movimento delle masse d'acqua. Attraverso l’elaborazione di tali dati, il team di ricerca ha tracciato l’evoluzione delle risorse idriche sotterranee rivelando che - nonostante un generale calo dei livelli delle falde - le aree soggette ad irrigazione intensiva mostrano una maggiore stabilità grazie alla ricarica indotta dall’infiltrazione dell’acqua irrigua in eccesso. Il lavoro sottolinea l’urgenza di valutare la sostenibilità futura delle pratiche irrigue in un contesto di risorse idriche sempre più limitate, ma anche il potenziale ruolo positivo di alcune pratiche agricole sulla disponibilità idrica locale”.
Lo studio completo e il relativo comunicato stampa sono disponibili sui siti di Cnr e Nature Water:
I più letti