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Corretta colostratura dei vitelli: aggiornamento sulle linee guida

L'adeguata somministrazione del colostro è prevista dalle norme sul benessere animale

Corretta colostratura dei vitelli: aggiornamento sulle linee guida

Il Ministero della Salute, a seguito delle precedenti note prot. 8590- 25/03/2025-DGSAF-MDS-P (Allegato 2) e prot. 14259-14/05/2025-DGSAF-MDS-P (Allegato 3) con cui dava indicazioni alle Regioni e organi territoriali preposti sui controlli da effettuare sui vitelli, invia le linee guida elaborate dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna – IZSLE sulla corretta colostratura dei vitelli (Allegato 4).

Si ricorda che sono previsti controlli per la determinazione della corretta colostratura in azienda tramite il prelievo ematico, effettuato dall’autorità territoriale competente, su tutti i vitelli di età compresa tra 1 e 10 giorni di vita presenti in allevamento, fino a un massimo di 5 vitelli. Il Ministero con la nota di maggio ha specificato che si dovrà preferire il campionamento di vitelli di sesso maschile e/o incroci da carne e/o vitelli con età inferiore a cinque giorni di vita, oltre a specificare come effettuare il prelievo e quali test diagnostici utilizzare.

Le linee guida sono state diffuse con lo scopo di fornire agli operatori delle indicazioni sulla corretta colostratura ed evitare il riscontro di bassi livelli ematici di immunoglobuline nelle prime fasi di vita.

Si ricorda che la corretta somministrazione del colostro è prevista dalle norme sul benessere animale specifiche per i vitelli e cioè dalla Direttiva 2008/119/CE recepita con il D.Lgs n. 126 del 7 luglio 2011.


Allegato 1 - nota divulgativa linee guida colostratura vitelli

Allegato 2 - nota prot. 8590 del 26/03/25 colostro vitelli

Allegato 3 - prot. 14259 del 14/05/25 colostro vitelli

Allegato 4 - linee guida colostratura

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