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BIOSICUREZZA

Aviaria: primo caso nel Veronese, restrizioni anche in provincia di Mantova.

Cortesi: “Siamo pronti. Bisogna continuare a investire in biosicurezza”

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Un allevamento avicolo free range

E’ stato comunicato in questi giorni il riconoscimento del primo focolaio di influenza aviaria della stagione, individuato in un allevamento di tacchini a Oppeano in provincia di Verona. Sono arrivate, ora, anche le delucidazioni sulle zone di restrizione nell’area attorno al focolaio che coinvolgono, quindi, anche zone della provincia di Mantova.

 

Nella zona A (ad alto rischio di introduzione e diffusione) sono stati inseriti i Comuni di Acquanegra sul Chiese, Asola, San Giorgio Bigarello, Canneto sull’Oglio, Casalmoro, Casaloldo, Casalromano, Castel D’Ario, Castel Goffredo, Castelbelforte, Gazoldo degli Ippoliti, Mariana Mantovana, Piubega, Porto Mantovano, Redondesco, Rodigo, Roncoferraro, Villimpenta, Bagnolo San Vito, Borgo Virgilio, Mantova. In zona B (ad alto rischio di introduzione e maggiore diffusione) ci sono i Comuni di Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Ceresara, Goito, Guidizzolo, Marmirolo, Medole, Monzambano, Ponti sul Mincio, Roverbella, Solferino e Volta Mantovana.

 

“Quest’anno l’aviaria è arrivata prima del solito, ma siamo pronti: negli anni gli allevatori, in sinergia con il personale dell’ATS Val Padana, hanno sviluppato sistemi di biosicurezza solidi per proteggere i loro allevamenti e impedire la diffusione del virus – commenta il Presidente di Confagricoltura Mantova Alberto Cortesi – Ricordiamo l’importanza di applicare rigorosamente le misure collaudate e cogliamo l’occasione per sollecitare che le stesse misure, ormai rodate e di efficacia provata, siano sempre più parte del lavoro quotidiano degli allevatori, non solo nel comparto avicolo, ma in tutti i settori della zootecnia. Ovviamente per fare questo processo non servono solo impegno e cultura sulla biosicurezza, ma anche investimenti che andrebbero incentivati e sostenuti attraverso appositi contributi”.

 

 

 

 

 

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