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BUROCRAZIA
08.10.2025 - 15:05
La proroga al 1° gennaio 2027 del termine entro il quale gli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari sono tenuti a registrare i trattamenti colturali con metodi digitali recepisce le richieste di Confagricoltura, che ha fatto pressing a livello nazionale ed europeo, mettendo in luce le difficoltà degli agricoltori ad adempiere ai nuovi obblighi burocratici del cosiddetto “Quaderno di campagna”.
La modifica del Regolamento 2023/564 proposta dalla Commissione Ue, che deve essere ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea prima di essere recepita dagli stati membri, avrà conseguenze sul pieno utilizzo del registro informatizzato dei trattamenti agricoli (QdCa).
Confagricoltura, in una lunga e articolata azione sindacale, si era fatta portavoce delle difficoltà oggettive relative ai nuovi adempimenti informatici, che, oltre ad essere un ulteriore onere burocratico, si scontrano con le difficoltà di copertura internet di molte zone rurali.
«In questi anni – spiega Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova – è aumentata la complessità della burocrazia a carico delle imprese agricole e delle amministrazioni nazionali. Questo rinvio di un anno permette alle aziende di tirare il fiato in attesa che la Commissione Europea presenti un ulteriore pacchetto di semplificazione delle norme in materia di agricoltura e alimentazione».
«Come Confagricoltura Mantova - prosegue Cortesi - siamo stati i primi in assoluto a esprimerci contro tale adempimento, ritenendolo inutile e ulteriormente pesante per le aziende agricole, già alle prese con numerosi oneri burocratici. Questo successo, dunque, è in buona parte nostro».
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