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Pomodoro, trovato l'accordo sul prezzo

Produttori soddisfatti, ma i costi sono ancora pesanti

Pomodoro, trovato l'accordo sul prezzo

Raggiunto in tempi record l’accordo sul prezzo del pomodoro da industria che, dopo la contrattazione tra organizzazioni dei produttori e industriali, per l’area del Nord Italia si chiude a 142,5 euro a tonnellata. Un comparto importante per la provincia di Mantova che resta la prima in Lombardia per coltivazione di pomodoro: nel 2024 sono stati 4.054 gli ettari dedicati a questa coltivazione e 2 milioni i quintali di pomodori raccolti.

«Siamo soddisfatti soprattutto per le tempistiche lampo dell’accordo quadro, andato in porto al primo incontro; lo spirito di unione delle organizzazioni dei produttori, che si sono presentate compatte, ha contribuito al successo», commenta il presidente della sezione Pomodoro da Industria di Confagricoltura Lombardia, il mantovano Corrado Ferrari, che conduce un’azienda agricola a Castel Goffredo in cui una quarantina di ettari sono dedicati al pomodoro, per una produzione annuale che, nelle annate positive, arriva a 35mila quintali.

Per Confagricoltura Mantova l’accordo stilato ha allontanato il pericolo di un’altra stagione di incertezza: lo scorso anno, infatti, le contrattazioni tra associazioni degli agricoltori e industria si sono protratte a lungo e non si è nemmeno arrivati a una firma. Raggiungere un accordo a inizio anno, quindi, per Confagricoltura Mantova è un successo perché consente agli imprenditori agricoli di programmare le colture, basandosi su dati concreti sulla rendita.

«La programmazione è l’altro punto chiave – prosegue Ferrari – L’industria ha dimostrato senso di responsabilità con questo accordo. Ora, però, è necessario capire in tempi stretti quali sono i quantitativi richiesti, anche in funzione del fatto che il 2024, a causa del maltempo, è stato una pessima annata per il pomodoro e i magazzini sono vuoti. Avere la pianificazione prima possibile consente agli agricoltori di pianificare le colture per tempo ed evitare sovrapproduzione o, di contro, una produzione troppo scarsa rispetto alla futura domanda».

L’accordo raggiunto contiene ulteriori elementi positivi: «Siamo riusciti a migliorare anche la tabella qualità sui difetti minori spuntando un prezzo vantaggioso», aggiunge Ferrari che rileva, infine, una nota sui costi a carico dei coltivatori. «Se l’accordo sul prezzo all’industria ci soddisfa – spiega – sull’altro piatto della bilancia bisogna anche notare che i prezzi, saliti notevolmente lo scorso anno, non sono in calo. I costi per un produttore di pomodori sono di 10.500 euro all’ettaro, come ha certificato Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, ndr) e non accennano a diminuire».

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