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LA TRATTATIVA
11.03.2024 - 14:50
Non c’è ancora pace per i produttori di pomodoro da industria del nord Italia, con la trattativa per il prezzo 2024 che ancora non riesce a decollare. Pochi giorni fa infatti, le parti (produttori e industrie di trasformazione) si sono sedute al tavolo agricolo, per ascoltare la prima offerta della parte industriale.
Offerta che è arrivata a 125 euro alla tonnellata: «Proposta inaccettabile – spiega Corrado Ferrari, presidente della sezione pomodoro da industria di Confagricoltura Lombardia – soprattutto alla luce dell’attuale contesto economico, fatto di costi in aumento e incertezze cui è esposta la coltura. Con un’offerta di questa portata, sconsigliamo la coltivazione».
Ferrari pone l’attenzione poi sulla scorsa annata: «Attenzione – spiega – perché se il pomodoro tutto sommato è andato bene nel 2023, non vuol dire che vivremo la stessa situazione quest’anno, anche perché i costi produttivi non sono di certo calati. La revisione delle tabelle, in negativo, deve farci riflettere. Se l’industria di trasformazione è in grado di produrre utili, lo deve ai produttori, che dunque meritano di essere valorizzati al meglio».
In una certa parte della componente agricola sta crescendo la volontà di bypassare il sistema delle Op, per interfacciarsi direttamente con le industrie in fase di trattativa: «È fondamentale fare riferimento solo alle Op – tuona Ferrari – perché se c’è una cosa che la scorsa campagna produttiva ci ha insegnato è che unione e compattezza portano a risultati migliori per tutti. Occorre che il sistema delle Op rimanga solido, per assicurarsi migliori opportunità negoziali».
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