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Nel nome di innovazione e qualità: l'azienda Capuci di Sermide

Una realtà giovane, che fin da subito ha puntato su innovazione e sostenibilità

Nel nome di innovazione e qualità: l'azienda Capuci di Sermide

La famiglia Capuci, alla guida dell'azienda

Nelle campagne appena al di fuori di Sermide (provincia di Mantova), terre da sempre vocate all’agricoltura e alla produzione di Parmigiano Reggiano, sorge l’Azienda Agricola Capuci, una delle realtà allevatoriali più moderne e innovative della zona, che al suo interno può vantare la bellezza di 800 capi (tra vacche e manze), dei quali 345 in lattazione.

Numeri di rilievo dunque, per un’azienda giovane, è nata nel 2004, ma che fin da subito ha puntato su investimenti e innovazione: «Siamo relativamente giovani, è vero – spiega Alessandro Capuci, alla guida del timone assieme allo zio, al fratello e al cugino, con l’aiuto ancora prezioso dei genitori –, ma fin dalla prima stalla, che ancora è presente all’interno del perimetro aziendale, abbiamo cercato di improntare il nostro percorso aziendale all’insegna della crescita e dello sviluppo, nel nome naturalmente della qualità e della sostenibilità. Una scelta che ha pagato, e che ci rende decisamente felici».

Una delle prime cose che colpiscono l’occhio entrando dai Capuci è l’estrema pulizia, abbinata all’ordine, presente in ogni angolo dell’azienda: «Sono aspetti ai quali teniamo tantissimo – spiega Alessandro – vogliamo che anche le condizioni estetiche del nostro luogo di lavoro siano ideali».

Decisamente interessanti i dati relativi alla produzione di latte: «Abbiamo chiuso il 2022 con un totale di 40.000 quintali prodotti, interamente conferiti alla latteria Mogliese, della quale siamo soci. Il nostro caseificio in totale lavora ogni anno 110.000 quintali di latte, totalmente destinato alla produzione di Parmigiano Reggiano».  

Una delle particolarità dell’azienda di Sermide è il paddock esterno, presente dietro la stalla in cui vi sono le manze gravide, le vacche asciutte e le freschissime, nel quale gli animali possono pascolare liberamente. Un colpo d’occhio insolito e bellissimo, che consente di avere numerosi vantaggi: «Da quando l’abbiamo creato, circa tre anni, abbiamo risultati molto positivi in primis per quanto riguarda i parti, con una riduzione enorme dei problemi nelle fasi finali della gestazione. Anche sulle patologie respiratorie e podali i miglioramenti sono notevoli, con una grande diminuzione delle stesse. A nostro parere un paddock esterno è un investimento importante, dal costo decisamente contenuto».

Completamente autosufficiente l’azienda a livello di foraggi, erba medica e leguminose, mentre per quanto riguarda mais e soia ci si rivolge inevitabilmente al mercato. E quando si parla di autosufficienza, non si può fare a meno di citare anche quella energetica: «Da parte nostra – prosegue Alessandro – stiamo cercando di combattere il caro energia con un impianto fotovoltaico per autoconsumo aziendale, e siamo quasi pronti a farlo partire finalmente. In tal modo contiamo di poter abbattere notevolmente i costi energetici, che negli ultimi due anni hanno raggiunto livelli insostenibili».

Qualità, innovazione, sostenibilità. All’azienda Capuci gli ingredienti per un futuro positivo ci sono tutti: «Continueremo a lavorare con la stessa passione degli inizi, pronti a recepire tutte le indicazioni che ci daranno i consumatori. Solo così potremo continuare nel nostro percorso di crescita».

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