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FOCUS
07.11.2025 - 13:30
1.635.943 forme di Grana Padano e Parmigiano Reggiano prodotte, oltre 890milioni di euro di valore della produzione e il 79% della ricchezza prodotta che viene trasferito ai soci, consentendo così di investire in ammodernamento e digitalizzazione delle aziende. Sono i numeri della cooperazione nel settore lattiero-caseario nella sola provincia di Mantova, l’unica a essere produttrice dei due big dei formaggi Dop a livello nazionale e internazionale: Grana Padano e Parmigiano Reggiano.
L’analisi, riferita all’anno 2024, è stata redatta e illustrata dal Prof. Alberto Bertellini in occasione del convegno organizzato da Confagricoltura Mantova dal titolo: “Grana e Parmigiano: focus sui bilanci delle cooperative lattiero-casearie”.
I dati mostrano un sistema cooperativo mantovano forte e resiliente, capace di superare brillantemente i traumi degli ultimi 15 anni (terremoto, pandemia, crisi energetica) e, anzi, di crescere costantemente. Nel 2010 la cooperazione mantovana valeva 455,6 milioni di euro, a fine 2024 quasi il doppio: 890,2 milioni di euro, di cui 679,1milioni per il Grana Padano e 211,1 milioni per il Parmigiano Reggiano.
“Noi allevatori abbiamo la responsabilità di tracciare la rotta del futuro. Questo report è uno strumento essenziale per capire dove andare”, ha detto il Vice Presidente di Confagricoltura Mantova Manuel Lugli, affiancato nei saluti introduttivi dal Presidente Alberto Cortesi.
“In questo momento la cooperazione lattiero-casearia sta performando molto bene e a Mantova anche meglio, grazie alla connessione delle due Dop sul nostro territorio”, ha aggiunto Fabio Perini, Presidente di Confcooperative Mantova.
Al dibattito hanno contribuito anche le riflessioni del Presidente del Consorzio Grana Padano Renato Zaghini e del Vice Presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano e Direttore di Confagricoltura Mantova Daniele Sfulcini.
Bertellini, docente all’Iss Strozzi e dell’Its Agroalimentare di Mantova, nonché esperto illustre del settore lattiero-caseario, ha delineato i punti di forza del sistema cooperativo mantovano, ma anche le sfide attese nei prossimi anni.
“Il nostro sistema ha la capacità di affrontare le sfide in modo dinamico, stiamo veleggiando verso l’obiettivo del miliardo di euro di valore della produzione nei prossimi anni – ha spiegato – Tra i punti da presidiare e le sfide dei prossimi anni ci sono la capacità di sviluppare sempre più modelli virtuosi di economia circolare, la necessità di reperire personale qualificato a tutti i livelli, per cui c’è una carenza preoccupante, e l’essere preparati ad affrontare fattori esogeni come la volatilità dei mercati, l’instabilità geopoltica e i rischi climatici”.
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