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25 Gennaio 2023

Michele Battistello al lavoro in azienda |
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Il buono delle terre mantovane accanto a un progetto di solidarietà e inclusione rivolto ai minori in difficoltà. Un sodalizio nato di recente, ma che si prefigge di raggiungere grandi traguardi: è “Riso solidale”, questo il nome scelto per l’alleanza tra l’azienda agricola Corte Facchina Piccola di Nosedole e la comunità per minori “Costanza F. Giancola” (con loro anche l’Ecomuseo delle risaie di Castel d’Ario), struttura residenziale protetta gestita dalla Fondazione Malagutti di Curtatone.
L’obiettivo della collaborazione è semplice: acquistando una confezione di “Riso solidale” dell’azienda associata a Confagricoltura Mantova, si andranno a sostenere i progetti di inclusione promossi dalla comunità, in un percorso di recupero e reinserimento sociale dei soggetti ospitati dalla struttura.
«Per noi – spiega Michele Battistello, di Corte Facchina Piccola – è un’enorme soddisfazione poter far parte di un progetto di questo tipo. Partiamo da ciò che siamo in grado di fare fin dal 1950, vale a dire il riso, e lo portiamo ad un livello più alto, nel nome dell’inclusione e della solidarietà». Il riso, di tipologia vialone nano, sarà disponibile a partire dall’inizio del mese di marzo: «Sarà disponibile da noi in azienda – prosegue Battistello – e in tutta la rete dei nostri punti vendita, sparsi sul territorio. Saremo in grado di organizzare anche spedizioni per chi ce lo ordinerà online».
«Le parole chiave di questo progetto sono “sinergia” e “condivisione” – spiega Giovanni Malagutti, padre dell’omonima Fondazione – dal momento che tre soggetti tra loro molto diversi si sono messi insieme per un unico obiettivo, quello di produrre e vendere riso per scopi sociali. Non c’è lucro dunque, ma solo e soltanto altruismo. Ci tengo anche a sottolineare che non sarà un’iniziativa provvisoria, ma durerà nel tempo, a testimonianza dell’importanza di quello che siamo andati a costruire».
La comunità “Costanza F. Giancola”, dedicata alla memoria di colei che da sempre è stata amica e sostenitrice della Fondazione Malagutti, è una struttura residenziale protetta che risponde alle crescenti esigenze non solo del territorio mantovano, ma lombardo e nazionale. Può ospitare, in stanze singole o a due letti, bambini maschi o femmine di qualsiasi nazionalità, compresi soggetti portatori di handicap e con patologie.
La struttura accoglie i minori di 18 anni in stato di abbandono, vittime di abusi o torture, maltrattati, in stato di necessità, con patologie o momentaneamente privi di riferimenti genitoriali anche oltre i 18 anni, nel caso il tribunale preveda un proseguimento amministrativo. L’équipe, formata da educatori professionali, con la supervisione dello psicologo, studia progetti educativi personalizzati nei quali sono previsti percorsi scolastici, di formazione e di avvio al lavoro.

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