COSTRUIAMO
UN FUTURO
FERTILE



A A A

Annata d'oro per la ciliegia mantovana
News e comunicati ^
 
19 Giugno 2022


 
Dopo un’annata 2021 da dimenticare, complice un andamento stagionale che ha sferzato un duro colpo alle produzioni (la gelata del mese di aprile in particolare), il 2022 della ciliegia mantovana fa decisamente sorridere. E per parlarne non si può non partire da Ceresara, culla dell’oro rosso, che sulla ciliegia ha investito con forza negli ultimi anni, fino a farla diventare traino per tutta l’economia, non solo agricola, del territorio.

«Fioritura perfetta, allegagione pure – spiega Stefano Ruffoni, che a Ceresara coltiva il pregiato frutto – e il risultato è una produzione meravigliosa, che ci darà soddisfazioni. Fortunatamente quest’anno il tempo ci ha dato una mano, anche perché le ciliegie hanno diversi livelli di maturazione, e non vengono pronte tutte nello stesso periodo dell’anno. Le prime a spuntare sono le precoci, pronte per la raccolta a metà maggio, mentre le ultime, le cosiddette tardive, si raccolgono a fine giugno».
Negli ultimi 15-20 anni Ceresara ha investito molto per la promozione della ciliegia, e un appuntamento imperdibile è la “Festa de la saresa”, ripartita quest’anno dopo lo stop forzato causa Covid, che richiama in paese migliaia di persone, pronte a gustare le prelibatezze locali, preparate naturalmente a base di ciliegia: dal meraviglioso tortello fino alla Dolceresa, una sorta di Sacher alle ciliegie, senza dimenticare la Ciliegiosa, altro dolce prelibato.

Un aspetto importante è quello legato alla pezzatura dei frutti: «I nostri alberi quest’anno erano carichissimi di ciliegie – prosegue Ruffoni – ma questo non sempre è un bene, perché fa sì che la pianta, per nutrirli tutti, li mantenga più piccoli. Siamo dovuti intervenire dunque per alleggerire un po’ i rami, e far sì che la resa finale fosse migliore dal punto di vista della grammatura». Nel periodo della raccolta, a cavallo tra la primavera e il mese di giugno, la ciliegia assorbe ogni energia in azienda. Le operazioni si svolgono in maniera del tutto manuale, e da qui arriva la scelta di tenere le piante abbastanza basse a livello di potatura, in modo da agevolare la sistemazione dei frutti (rigorosamente con il picciolo, per evitare problemi di deperibilità) nelle ceste: «Abbiamo anche uno spaccio per la vendita diretta, e sono numerose le persone che ogni anno vengono a trovarci per assaporare i nostri prodotti».

E tra i prodotti presenti in azienda vi è anche il miele: «Disponiamo di varie arnie – spiega Ruffoni – che svolgono in primis un compito importantissimo dal punto di vista dell’impollinazione. La fioritura dei ciliegi poi rappresenta un’ottima opportunità per fare miele. Difficile fare quello di ciliegio al 100%, perché in concomitanza avviene anche la fioritura del tarassaco, e dunque le api si dividono. Non si tratta dunque di un miele “Millefiori”, ma di un mix tra ciliegio e tarassaco davvero molto gustoso».





precedente: L'Agricoltura Mantovana n° 12 del 20 giugno 2022
successivo: Aviaria: ecco i fondi per i danni di ottobre-dicembre 2021


Internet partner: Omega-Net
[www.omeganet.it]

Art direction by: Fachiro Strategic Design
[www.fachiro.com]