Nell’ambito dei fondi in arrivo con il Pnrr, è stato pubblicato pochi giorni fa il bando “Architettura rurale 2022”, finanziato dall’Unione Europea e promosso da Ministero della Cultura e Regione Lombardia.
Il bando, si legge, “mira a dare impulso a un vasto e sistematico processo di conservazione e valorizzazione di una articolata gamma di edifici storici rurali e di tutela del paesaggio rurale”. Molte strutture rurali infatti, destinate a scopi abitativi (cascine, casali), produttivi (stalle, mulini, frantoi, ghiacciaie), religiosi (chiese rurali, edicole votive) e didattici (fattorie didattiche, scuole rurali), hanno subito negli ultimi decenni un processo di abbandono, degrado e alterazioni, che rischia di comprometterli irrimediabilmente. L’intervento dunque punta a restituire alla collettività un patrimonio edilizio preziosissimo, altrimenti poco utilizzato o in certi casi inaccessibile.
Potranno presentare la domanda persone fisiche, soggetti privati profit, imprese in forma individuale o societaria e soggetti privati non profit. La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 49.253.212,76 euro, con il contributo che avrà un peso diverso a seconda della modalità di presentazione, qui elencate:
Non aiuto: per persone fisiche, attività non economiche e interventi finalizzati al restauro conservativo di immobili sottoposti a vincolo – contributo pari al 100% della spesa ammissibile (nel limite di 150.000 euro);
Aiuto in de minimis agricolo: per imprese agricole che effettuino interventi di protezione e valorizzazione del paesaggio rurale e dell’architettura, in quanto collegabili all’attività di impresa – contributo fino a un massimo di 25.000 euro in un triennio;
Aiuto in de minimis: per imprese (rientrano in questa casistica anche gli interventi di agriturismi, esclusa ricettività) – contributo fino a un massimo di 200.000 euro in un triennio;
Aiuto in esenzione Aber: per investimenti destinati a preservare il patrimonio culturale e naturale delle aziende agricole – contributo massimo di 10.000 euro;
Aiuto in esenzione Gber: per investimenti destinati a realizzare interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio rurale da destinare ad attività didattiche, culturali, museali che svolgano attività economica – contributo massimo dell’80% dei costi ammissibili.
Le domande di partecipazione al bando dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 16 del 23 maggio 2022 per mezzo della piattaforma bandi online
www.bandi.regione.lombardia.it. Vista la mole di documentazione da presentare e la specificità del bando, si consiglia di rivolgersi a professionisti del settore (architetti, ingegneri, geometri) per la presentazione della domanda.