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27 Agosto 2021

Importanti novità da parte di Regione Lombardia, che poche settimane fa ha approvato ufficialmente il nuovo “Piano 2021-2023 di eradicazione, controllo e contenimento della nutria”. Il nuovo documento prevede, come aspetto più importante, lo stanziamento di 2,5 milioni di euro per il triennio, ripartiti tra 500.000 euro per gli ultimi mesi di quest’anno e, se confermati in sede di bilancio di fine anno dal consiglio regionale, un milione di euro all’anno per il 2022 e il 2023: «Il Piano nazionale non prevedeva risorse – spiega l’assessore regionale Fabio Rolfi – e quindi abbiamo ovviato noi con risorse autonome. I danni apportati da questi animali sono ormai incalcolabili, e i nostri imprenditori agricoli chiedono risposte concrete». Il Piano regionale prevede anche una maggiore collaborazione tra amministrazioni pubbliche, su svariati livelli, definisce le modalità di attuazione dei prelievi e illustra il corretto svolgimento delle procedure di rendicontazione delle attività svolte da ogni soggetto.
«Esprimiamo soddisfazione per quanto approvato dalla giunta di Regione Lombardia – spiega Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova – e per la costante attenzione che l’assessore Rolfi da sempre dimostra sul tema. Questo deve essere un primo passo di un lavoro lungo e costante, che ci deve portare a un forte calo della presenza di questa specie aliena nelle nostre campagne». Come fa sapere l’amministrazione regionale, nel Regno Unito ci sono voluti 11 anni di campagna di rimozione per eradicare la nutria: «I danni a colture e argini sono devastanti – prosegue Cortesi – per non parlare del pericolo di crolli stradali che possono mettere in pericolo anche vite umane. Non possiamo più indugiare».
Nel Piano le amministrazioni comunali mantengono la gestione delle problematiche relative alla presenza delle nutrie e l’autorizzazione all’operatività del personale abilitato dalle Province al prelievo diretto degli animali. Sono contenuti anche aspetti legati alla formazione e all’abilitazione degli operatori, e sono elencati i metodi e i luoghi consentiti per il prelievo dei roditori stessi.

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