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01 Marzo 2021

Niente variazioni per il 2021 per le regole PAC. È quanto deciso dal ministero delle Politiche agricole e forestali per l’applicazione del regolamento transitorio Reg. UE 2020/2220, che riguarda le annate 2021 e 2022 in vista dell’applicazione della prossima riforma PAC. Come noto il regolamento transitorio prevedeva una serie di opzioni relative alla convergenza interna (confermarla o no), alla possibilità di trasferire risorse tra il primo ed il secondo pilastro, di modificare i pagamenti accoppiati, di rivedere le modalità di riduzione dei pagamenti oltre determinate soglie, l’eventuale introduzione del pagamento ridistributivo, ecc. Le modifiche apportate per l’anno di domanda 2020 (per quanto riguarda la sola convergenza interna) e per l’anno 2021, dovevano essere notificate entro il 19 febbraio scorso, ma così non è stato. Come detto, il Mipaaf ha deciso di non modificare il quadro vigente delle regole, che quindi rimangono immutate, salvo l’eventuale ritocco del valore dei titoli che potrebbe determinarsi a seguito dell’adozione del nuovo massimale finanziario. Per il 2022, invece, eventuali modifiche potranno essere apportate e comunicate alla Commissione europea entro il primo agosto prossimo. «Spiace -afferma Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova – che il Ministero non sia intervento su alcuni punti come la modifica del regime dei premi accoppiati. Il non decidere – prosegue Cortesi – è stato giustificato dal fatto che con la crisi di governo non è stato possibile avviare un confronto con le regioni e le rappresentanze agricole. La speranza – conclude il numero uno di via Fancelli – è quella di apportare miglioramenti per il prossimo anno, in vista della riforma PAC del 2023».

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