 |
16 Luglio 2020

È nella fertile terra della Bassa Mantovana, più precisamente a Sermide e dintorni, che è nato e lavora ogni giorno uno dei distretti ortofrutticoli più importanti d’Italia. Ed è qui che nasce l’oro verde dell’Azienda agricola Bassi Andreasi, che ogni anno inonda letteralmente i mercati con le proprie angurie: «Produciamo circa 40.000 quintali di cocomeri all’anno – spiega Cristina Bersan, che con il marito Vittorio Bassi Andreasi gestisce l’azienda – che per l’80% circa vendiamo sui mercati ortofrutticoli. Del rimanente 20%, metà è destinato alla grande distribuzione, mentre l’altra metà va all’estero, dove i nostri frutti sono particolarmente apprezzati». A Sermide l’azienda conta su circa 50-60 ettari di terreno, ma i confini sono molto più ampi: «Tra proprietà e affitto raggiungiamo i 350 ettari circa. I nostri terreni sono sparsi tra la Lombardia e l’Emilia Romagna. Essendo noi al confine tra le due regioni è facile sfruttare entrambe». Il mercato dell’anguria regala soddisfazioni ai produttori, anche se vi sono alcuni fattori che possono incidere in un’annata produttiva: «Dipende molto dalla stagione – prosegue Cristina – è ovvio che più caldo fa più c’è richiesta di angurie da parte del consumatore. Si tratta di un frutto estremamente dissetante, che viene venduto per la maggiore tagliato a fette. In questo 2020 siamo partiti con alcuni problemi, dato che nel mese di giugno abbiamo convissuto con un brusco calo delle temperature, che ha provocato crepe nei frutti in campo. Ma ora i nuovi tagli promettono molto bene».
La storia dell’azienda Bassi Andreasi parte da lontano: «Mio marito – prosegue Cristina – ha iniziato a lavorare qui a 17 anni, prendendo in mano il tutto poi nel 1995 e iniziando a diversificare la produzione. Oltre alle angurie abbiamo iniziato con le pere, poi con le mele e i kiwi. L’ultima aggiunta è il vigneto». Il segreto di un’azienda di successo è avere una squadra affiatata. Mohamed Lemuar è ormai un’istituzione per l’impresa ortofrutticola sermidese, e dal suo arrivo ha scalato rapidamente posizioni: «All’inizio mi occupavo del trapianto delle angurie e della loro irrigazione – racconta – poi sono passato alla raccolta e al ruolo di caposquadra carrellista, colui cioè che si occupa di imballare e caricare i frutti sui camion diretti ai mercati. Vendiamo in tutta Italia, da Rimini a Milano, passando per Bergamo, Padova e Firenze. Accontentare i clienti è la nostra mission quotidiana, c’è chi ne prende dai 20 quintali in su e chi ne acquista meno, chi le vuole più piccola, da 8-10 kg, e chi più voluminose, da 15-20 kg. È una bella sfida, ma la nostra azienda è pronta a vincerla ogni giorno».

|
 |