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Dalla matematica alla coltivazione di frutta e verdura
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30 Aprile 2020


Sabrina Rivetti all'interno di una delle sue serre
Sabrina Rivetti all'interno di una delle sue serre
 
Dai libri di matematica alla coltivazione di frutta e verdura il passo è stato davvero breve. «Non avrei mai pensato di intraprendere questa strada, ma la necessità del momento ha voluto così e ora sono totalmente innamorata della mia professione». Parola di Sabrina Rivetti, titolare dell’azienda agricola Ca’ Baldesa di Casalmaggiore, 35 ettari di superficie destinati alla coltivazione di frutta (fragole e angurie) e verdura (zucche, meloni, zucchine, peperoni, carciofi, melanzane, fagiolini, cetrioli e pomodori). La storia di Sabrina è di quelle tutte da raccontare: «Sono laureata in matematica (110 e lode all’Università di Trieste, ndr) e ho anche svolto un dottorato di ricerca in “Environmental and industrial fluid mechanics”, per cui la strada che avevo deciso di intraprendere era totalmente diversa. Per motivi di necessità famigliare però ho dovuto prendere in mano le redini dell’azienda (fondata nel 1924, ndr) a partire dal 2010, quando ancora stavo studiando. Per quattro anni, con il preziosissimo aiuto della mia famiglia, dei dipendenti e dei professori, ho portato avanti le due cose in parallelo. Dal 2014 poi, terminato il dottorato, mi sono buttata anima e corpo nella mia azienda. Dopo quattro giorni avevamo aperto il primo punto vendita». Sì perché la Ca’ Baldesa che Sabrina ha preso in mano nel 2014 era diversa dall’azienda che è ora: «Eravamo più piccoli – spiega – e avevamo solo angurie e meloni, oltre alle estensive come barbabietole e mais. Ho tolto del tutto queste ultime, concentrandomi sulla produzione ortofrutticola e investendo nei macchinari più adatti». Oltre a meloni e angurie allora, ecco l’inserimento delle prime produzioni di zucche: «Cercavo di allungare la stagione, in modo da poter avere un nucleo di personale il più fisso possibile. Poi via via sono arrivati anche tutti gli altri prodotti». E si è ampliato anche il canale distributivo, che ora opera su tre differenti livelli. Meloni lisci e angurie, con il marchio dell’Op Bristol (di cui il papà di Sabrina è stato socio fondatore), arrivano sui canali della grande distribuzione, raggiungendo gli scaffali di due delle più importanti catene italiane di supermercati. Ma i prodotti di Ca’ Baldesa sono anche nei principali mercati ortofrutticoli generali del nord Italia (Piacenza, Vicenza, Bologna, Milano e Parma), a disposizione dei rivenditori al dettaglio. Infine il punto vendita aziendale: «Un’idea nata tra il 2012 e il 2013 – dice Sabrina – ma operativa dalla fine di aprile 2014, non appena ho terminato i miei studi. Abbiamo realizzato un piazzale di 100 metri quadri, con accesso separato rispetto all’azienda. Abbiamo una clientela ormai fissa e una buona gamma di prodotti, tutti esclusivamente coltivati da noi. Vendiamo solo quello che produciamo, non acquistiamo da fuori». Negli ultimi anni, grazie alla collaborazione con un laboratorio di trasformazione del modenese, vengono realizzati anche confetture, succhi di frutta e creme spalmabili (con carciofi, fragole e zucche). Tra poco più di un mese sarà attivo anche l’e-commerce, con consegne in tutta Italia: «L’emergenza Coronavirus non ci ha danneggiato più di tanto a livello di manodopera fortunatamente. In estate raggiungiamo punte di 14-15 dipendenti, ma sono tutti del nucleo storico, residenti in Italia da anni. Di certo il lavoro agricolo si è molto evoluto negli anni, oggigiorno serve molta specializzazione».





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