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14 Dicembre 2016

Importante novità per il settore lattiero-caseario. Nella giornata di ieri, dopo una lunga trattativa, è stato siglato l’accordo tra Lactalis (il gruppo che possiede i marchi Parmalat, Galbani, Invernizzi e Cademartori) e gli allevatori. L’intesa prevede una quotazione minima di 37 centesimi al litro per il mese di gennaio 2017, quotazione che poi salirà a 38 centesimi a febbraio e arriverà a quota 39 centesimi nei mesi di marzo e aprile, con punto di riferimento il mercato lombardo. È importante segnalare che l’accordo viene esteso anche a quei contratti già siglati e che sarebbero scaduti a marzo 2017. Per la definizione del prezzo cambia poi il sistema di indicizzazione, nel quale viene inserito (per una quota del 30%) anche il valore del Grana Padano, che diventa così uno dei parametri base. Rispetto allo scorso anno inoltre gli allevatori non saranno più costretti a limitare la quantità munta in base agli accordi di ritiro, ma dovranno solo comunicare i livelli produttivi che stimano di raggiungere nell’annata 2017.
Confagricoltura Mantova esprime la sua piena soddisfazione per il raggiungimento dell’accordo: «Abbiamo raggiunto – spiega il presidente Matteo Lasagna – un risultato importante, che permette ai nostri allevatori di guardare con più fiducia al futuro. Si è ricominciato a rimettere a posto l’equilibrio nel prezzo del latte, un buon punto di partenza». Sono tre, per Lasagna, i punti cardine dell’accordo: «Fondamentale aver reintrodotto all’interno dell’indice una percentuale di italianità, data dal 30% di quota del Grana Padano. Ciò dimostra che il ragionamento fatto da Confagricoltura assieme a regione Lombardia lo scorso anno era corretto. In secondo luogo ricordiamo che i contratti non scadranno più a marzo 2017, ma saranno validi dal 1° di gennaio fino al 31 dicembre del prossimo anno. Si è tolto infine il limite di produzione, il che significa che le aziende non verranno più penalizzate se produrranno di più». Lasagna esprime anche «enorme soddisfazione per il fatto che il prezzo sia stato definito assieme alle Aop, con le organizzazioni di prodotto e la parte sindacale che assumono così grande forza nei contratti».
L’indicizzazione del prezzo partirà subito, da gennaio, accompagnata da un prezzo minimo garantito che farà sì che il prezzo possa poi essere dettato con tranquillità: «Non abbiamo fatto un accordo per definire il prezzo per pochi mesi – precisa Lasagna – ma per tutto l’anno. Esprimo un sentito ringraziamento verso tutti quei produttori che ci hanno creduto e che si sono affidati a Confagricoltura Lombardia per le contrattazioni. Abbiamo rappresentato 58mila tonnellate di latte».

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