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21 Settembre 2016

Non si placa l’allarme Blue Tongue, la febbre catarrale degli ovini che si sospetta possa venire trasmessa anche dai bovini in arrivo dai paesi già sotto restrizione per il sierotipo BTV4.
Il virus non accenna a fermarsi e, dopo i due focolai rinvenuti in Veneto (in provincia di Treviso e Belluno), altre positività sono state confermate in diverse regioni del centro e nord Italia. Casi di Blue Tongue sono stati rilevati in Umbria, province di Perugia e Terni, Lazio, provincia di Rieti, e Abruzzo, provincia di Chieti e Pescara, ma anche in regioni a noi limitrofe, come il Veneto, con la provincia di Vicenza che si va ad aggiungere alle due già contagiate, e l’Emilia Romagna, con la provincia di Bologna.
Le aziende ricadenti nei comuni interessati dal sierotipo BTV4 e dalla nuova situazione epidemiologica dovranno attenersi, per la movimentazione dei capi, a quanto prescritto dalla nota emessa lo scorso anno dal Ministero della salute. Tale nota impone la vaccinazione dei capi destinati alla movimentazione, con i vaccini che potranno essere acquistati e distribuiti anche dalle associazioni di categoria. In tal caso le spese per l’acquisto e la somministrazione di tali vaccini, utilizzati come detto ai fini della movimentazione, saranno a carico dei proprietari e/o detentori degli animali.

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